Skip to main content

Nell’ambito dei festeggiamenti per i 60 anni dell’INTI (Istituto Tecnologico del Ministero dell’Industria Argentina), Mabel Fabro, direttore dell’ente, dopo la visita fatta all’Università di Messina, ha invitato il prof. Vincenzo Chiofalo ed il Dott. Giuseppe D’Angelo a presentare le attività di ricerca industriale, di innovazione e di trasferimento tecnologico allo scopo di attivare collaborazioni in ambito agroindustriale.

Nel corso delle intense giornate di confronto con le imprese locali, alla presenza di docenti dell’Università Cattolica di Cuyo e di una Deputazione del Governo di San Juan, sono state programmate relazioni istituzionali , confermando l’apprezzamento delle attività che l’Ateneo di Messina svolge grazie anche alla collaborazione con il Consorzio di Ricerca Filiera Carni e frutto delle innovative strumentazioni di cui dispone Unimelab che permette di operare con riscontri ad elevata precisione e rapidità per le imprese che necessitano di investire in innovazione e tecnologie nell’ambito della filiera agroindustriale.

“A San Juan – afferma il prof. Chiofalo – abbiamo messo in campo il potenziale tecnologico dell’Università di Messina e del Consorzio di Ricerca Filiera Carni trovando interesse e terreno fertile per iniziative congiunte con programmazione di attività di trasferimento industriale dove particolare interesse hanno riguardato le attività svolte per le imprese nell’ambito del recupero degli scarti alimentari e dei sottoprodotti agroindustriali, anche perché la regione di San Juan è fortemente vocata alla produzione olivicola, vitivinicola, di pistacchio e di pomodori oltreché essere la più importante risorsa per il paese di sali minerali”.

Le azioni intraprese dall’Università di Messina con i progetti di ricerca industriale e le iniziative attivate hanno interessato, in particolare, la tecnologia mangimistica per applicazioni in campo zootecnico e le produzioni foraggere; il dott. D’Angelo ha, infatti, illustrato la multifunzionalità delle aziende nel recupero dei sottoprodotti per l’alimentazione animale.

Grazie a questo incontro, dunque, il prof Chiofalo ha avviato collaborazioni con l’Università Cattolica di Cuyo, con l’Istituto Nazionale delle Tecnologie Industriali e con l’Istituto Nazionale delle Tecnologie Agrarie che insieme alla Organizzazione degli allevatori argentini costituiscono una rete pubblico-privata per l’interesse dello sviluppo delle filiere agroalimentari con particolare riguardo al comparto agroindustriale per migliorare anche la qualità delle già famose carni argentine.